Non riesco a smettere di pensare, i pensieri non se ne vanno via. Ho l’ansia.

Dott.ssa Elisa Zugno

Dott.ssa Elisa Zugno

psicologa psicoterapeuta

Non riesco a smettere di pensare…

Se i tuoi pensieri non se ne vanno via, la buona notizia è che siamo sempre noi a controllare i nostri pensieri e anche se a volte ci pare impossibile, non sono mai loro a controllare noi!

L’ansia è una normale risposta funzionale che il nostro organismo ci invia di fronte a un pericolo; tuttavia può diventare un problema quando si manifesta in modo eccessivo rispetto alla situazione che ci troviamo a fronteggiare, quando dura troppo a lungo o quando ci porta ad avere la sensazione che fare qualsiasi cosa, anche anche la più semplice, ci costi uno sforzo enorme.

Generalmente ognuno la esterna a modo proprio, tuttavia le principali caratteristiche sono:

  • Preoccupazioni costanti e rimuginio (farò una brutta figura, non sarò all’altezza, mi sentirò male etc.).
  • Emozioni spiacevoli (paura, timore, preoccupazione).
  • Sensazioni fisiche fastidiose (tremore, respiro affannato, battito cardiaco accelerato, sudorazione, sensazioni di svenimento, sensazione di soffocamento etc.)
  • Comportamenti compensatori (alterazione dell’appetito, evitamento di certe situazioni, bisogno di avere la situazione sotto controllo, ricerca di rassicurazioni etc.)
  • Attenzione selettiva a pensieri negativi e o a eventi minacciosi.

I disturbi d’ansia più diffusi sono:

  • ansia generalizzata
  • attacchi di panico con o senza agorafobia
  • ansia sociale
  • fobie specifiche

L’obiettivo della Terapia Cognitivo Comportamentale è quello di ridurre e eliminare i timori che generano l’ansia e i comportamenti di controllo ed evitamento che spesso la alimentano e la mantengono.

Per raggiungere tale obiettivo, la Terapia Cognitivo Comportamentale utilizza innanzitutto interventi psicoeducativi e tecniche di esposizione, attraverso le quali si stabiliscono con il paziente graduali step per affrontare l’evento o la situazione temuta.

Successivamente si riducono i comportamenti di controllo, i quali a volte sono talmente abituali da risultare automatici e si procede a una vera e propria ristrutturazione cognitiva, in cui si identificano e discutono i pensieri che mantengono la sintomatologia ansiosa.

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